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00000073_Mons.-Liberati” Ricordiamolo sempre: senza Lepanto l’Europa sarebbe stata in mano musulmana, questa è una guerra di religione”. Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana Monsignor Carlo Liberati, arcivescovo e prelato emerito del Santuario di Pompei.

Eccellenza Liberati,  i terroristi islamici uccidono un prete durante la celebrazione della messa… è un atto di guerra?

”  Mi pare evidente che sia una guerra  contro la cristianità ei valori occidentali e pertanto è una guerra di religione in odio alla nostra. Del resto, i cristiani saranno sempre perseguitati, basta leggere il Vangelo per rendersene conto, lo ha detto il Signore “.

Pensa che sia possibile fare una separazione tra islam moderato e violento?

” No, perchè l’ islam è quello, violento per essenza, aggressivo, non tollera altre religioni fuori della propria. O ti converti, o ti ammazzo, questa è la  logica. Penso che il buonismo tanto  non serva a nulla e non porti a risultati concreti. Ratzinger aveva capito tutto. Ma se l’ islam avanza, molto dipende anche da una Europa ormai pagana e rilassata, che vive  come se Dio non esistesse, ha dimenticato la sua fede. Inoltre i musulmani fanno figli, noi ormai no. Ecco perché dobbiamo essere molto prudenti e  guardinghi con l’ islam e penso che di questo passo, se non ci diamo una mossa, presto o tardi saremo dominati da loro”.

Che cosa fare?

” Bisogna reagire riscoprendo l’ amore verso i valori cristiani e quelli occidentali. L’ Europa dovrebbe rivalutare lo spirito di Lepanto, senza quella battaglia  l’ Europa sarebbe stata in mano musulmana. Se ci sarà una nuova Lepanto, io faccio da  cappellano. E’ giunto il momento di rispolverare una fede forte e  combattiva. Alla storiella dell’ islam moderato non ho mai creduto e non credo. Dopo gli attentati, non ho visto risposte forti e chiare, con fatti, della comunità islamica, solo parole da parte di esponenti di una religione  esperta nella dissimulazione. Fingono amicizia e benevolenza, ma poi ti vogliono sottomettere appena tornano forti. Di loro non mi fido, sono ipocriti. Inoltre, proprio per guardare a chi sono,  bisogna riconoscere che l’ islam è fermo al passato, è una  civiltà che non hai mai brillato per cultura, non ha prodotto libri di valore, salva qualche opera di arte e di architettura”.

Che ne pensa dei più recenti problemi legati all’Immigrazione?

” La carità è giusta, però occorre prudenza e ricordare che stiamo trattando male gli italiani, peggio dei migranti. L’ islam è un pericolo, lo dice la sua storia, non è da oggi che vuole attaccare il mondo occidentale, solo chi non è di qui non se ne rende conto, non sa la storia. Bisogna ritrovare lo spirito di  Lepanto”.

Bruno Volpe

2 pensiero su “Il prelato emerito del santuario di Pompei: “L’islam è un pericolo, ce lo dice la sua storia””

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