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La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.

Ecco l’audio

Ecco il testo

IL VANGELO DEL GIORNO: sabato 1 giugno 2019

Il Vangelo di oggi è ancora un grande incoraggiamento di Gesù: “chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.” La gioia che Gesù ci promette ci incoraggia, però ci lascia comunque una domanda: se Dio che è Padre Onnipotente, perché ha bisogno della nostra richiesta per agire? Perché, se Lui conosce il mio cuore, vuole che io chieda e ottenga? Si tratta di una domanda importante, che ci fa cogliere come per Dio la cosa più necessaria non è la conoscenza, ma la comunione! E’ solo nella comunione d’amore con Gesù, grazie allo Spirito Santo, che riusciamo a operare il passaggio nella fede dalla tristezza alla gioia, dal buio alla luce, dalla morte alla vita. Un passaggio che, mentre ci lega al Padre, ci rende fragili, vulnerabili, piccoli. E più si ha il coraggio di diventare piccoli per chiedere qualcosa, più il Padre ci libera fino a farci danzare di gioia, perché l’amore è comunione, reciprocità di due volontà, perciò è incompleto se non diventa reciproco, se non diventa comunione. Se c’è comunione, l’amore del Padre diventa la fonte della nostra gioia, se non c’è comunione la bontà del Padre diventa un motivo di tristezza, di litigi e di guerre. Il Vangelo, allora, ci illumina oggi su quanto Dio Padre ha fiducia in noi. Egli prende il rischio di consegnarci tra le mani il tesoro della comunione con Lui e tra noi. Il Padre ci consegna il segreto della comunione, come un movimento di gioia, come per spiegarci una danza in cui i movimenti contraddittori sono lì per rendere tutto più bello: “Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre”. In questo versetto i verbi utilizzati sono venire-andare, verbi che suppongono sempre una relazione e un movimento: si viene da un punto in cui la relazione è originata e si va al punto in cui essa è compiuta, si lascia una relazione, ma poi si torna. Questo movimento di uscita e di rientrata, di andata e di ritorno, ci lascia il desiderio di un compimento che si genera nel corso della relazione in modo sempre nuovo e unico. Questa è l’azione dello Spirito Santo, Soffio di vita: Egli rinnova profondamente la terra e ci insegna a conoscere la realtà in modo sempre nuovo, nella sua stessa trasformazione. Ecco allora che il vangelo, in questa promessa di gioia che Gesù ancora oggi ci rinnova, ci fa entrare in questo movimento danzante dello Spirito Santo per essere sempre meglio in comunione con Gesù, tutti figli del Padre, tutti destinati a vivere la gioia in pienezza.  Chiediamo l’intercessione di San Giustino, che oggi ricordiamo nella liturgia. Un santo laico, martire, tra i primi difensori della fede cristiana, che ha ricevuto la sapienza di Dio e l’ha saputa trasmettere con i suoi discorsi apologetici e con la sua vita donata fino al sacrificio d’amore col sangue, chiediamogli che anche la sua testimonianza ci aiuti ad uscire dalla sterilità della solitudine e della mancanza di senso che può caratterizzare le nostre giornate per decidere di entrare sempre più in comunione con Dio e tra noi, portando in noi e intorno a noi la danza della Trinità, pienezza di gioia che riempie di speranza la nostra quotidianità.

Gv 16,23b-28

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “In verità, in verità vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l’ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre”.

* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.

La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g

Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com

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