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La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno

Versione audio

Versione testuale

IL VANGELO DEL GIORNO: venerdì 6 settembre 2019

Il vangelo di oggi propone una serie di paragoni che Gesù offre nel suo discorso in risposta alla provocazione degli scribi e dei farisei sul fatto che i suoi discepoli non digiunano, mentre quelli di Giovanni Battista sì. La questione è, di fatto, il tema del confronto tra due visioni diverse di concepire la pratica della fede: una visione festiva, che potremmo biblicamente definire “sponsale”, quella di Gesù, perfettamente in linea con la predicazione profetica biblica, che vede nel banchetto di nozze il compimento della promessa messianica, e una visione più penitenziale, attribuita al profeta Giovanni, ma che è in linea con la tradizione sacerdotale perché rispetta le norme rituali care ai farisei. Sono due visioni diverse, non necessariamente contrapposte, infatti Gesù non le divide, dato che non abolisce il digiuno e la penitenza, ma non fa di queste ultime le uniche espressioni della fede. Eppure, come spesso accade, i farisei e gli scribi non riescono a vedere che Gesù offre solo una visuale diversa della stessa vita di fede, ma si fossilizzano solo su un aspetto e procedono per esclusione. I farisei non comprendono che questo modo di fare li limita, li acceca e non li fa progredire nella sapienza che per tanti anni avevano studiato. Non riescono a comprendere che Dio è Signore della vita e che la vita è fatta sì di dolore, ma anche di festa! Così il vangelo oggi ci esorta ad accogliere la novità per andare avanti. Certo, non possiamo accogliere la novità se prima non abbiamo accolto e amato il passato, ma non possiamo fermaci quì! Una volta accolto e amato il nostro passato, come ogni realtà che si ama, bisogna lasciarlo andare! consegnarlo nelle mani di Dio e andare avanti! S. Bernardo di Chiaravalle, in un suo sermone, ci lascia questo bellissimo insegnamento: “Nella via della vita, non progredire equivale a regredire” (Serm. II in festo Purif., n. 3). Allora chiediamo allo Spirito Santo di progredire! Non limitiamoci alla nostra sola prosperriva, alla nostra sola esperienza! Progrediamo, invece, nello Spirito Santo, accogliendo la novità degli incotri che faremo oggi, delle persone di cui ci ricorderemo mentre preghiamo, di chi ci sta accanto. Il Signore desidera vivere questo nuovo giorno per far festa insieme a noi e perché possiamo far entrare molti altri a questa festa: accogliamo la novità di questo giorno, accogliamo lo Spirito Santo e progrediremo in sapienza!

Lc 5, 33-39

In quel tempo, gli scribi e i farisei dissero a Gesù: “I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli dei farisei; invece i tuoi mangiano e bevono!” Gesù rispose: “Potete far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni in cui lo sposo sarà strappato da loro; allora, in quei giorni, digiuneranno”. Diceva loro anche una parabola: “Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spacca gli otri, si versa fuori e gli otri vanno perduti. Il vino nuovo bisogna metterlo in otri nuovi. Nessuno che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: Il vecchio è buono!”

Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici.

La teologa Di Berardino gestito la pagina YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g

Per contattarla scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com

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