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La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.

Ecco l’audio

Ecco il testo

IL VANGELO DEL GIORNO: martedì 12 marzo 2019

Il vangelo di oggi ci presenta il tema della preghiera che, come sappiamo, caratterizza il cammino dei credenti in questo tempo di   tempo di preparazione alla Pasqua, vissuto alla luce della Pasqua, che è la Quaresima. Dal Vangelo di oggi, allora, Gesù ci mostra che la preghiera è una questione di relazione e di fiducia. Il Maestro invita i suoi discepoli a non sprecare parole nella preghiera, perché essa è un sentirsi in comunione con Dio non perché si è compiuto qualcosa o perché si è pronunciata una certa formula…no! i discepoli di Gesù sono certi di essere in comunione con Dio perché sentono Dio come padre, come fonte della vita, Lo riconoscono così nella loro vita! Ed ecco allora che la preghiera che Gesù ci ha lasciato ci mette nella vita, così come ci introduce in questo giorno, in una situazione di pace e di fiducia con Dio, con noi stessi e con gli altri. E’ un Vangelo prezioso, perché tutti noi abbiamo bisogno di preghiera! Quanto ne hanno bisogno i nostri giovani, i nostri bambini, i nostri anziani! Tempo fa ho incontrato una giovane donna che mi diceva di essere andata da una psicanalista perché spesso era assillata da tante paure: aveva paura di uscire di casa, di accendere la macchina, aveva perfino paura di dormire e di mangiare! A sentirla mi è venuto spontaneo porle una domanda: “scusami ma…da quanto tempo non preghi?” e lei “Io non ho mai pregato!” mi ha detto, nessuno le aveva mai insegnato a pregare. Le ho dato le parole del Padre Nostro, l’abbiamo pregato insieme e poi lei mi ha detto: “Che bello pregare! Ti senti come essere avvolto in una pace che ti toglie la paura di vivere. Penso che pregare vuol dire guarire in modo naturale, umano, non con le medicine, ma con la pace della preghiera”. Ecco, allora, in questa Quaresima, cerchiamo di diventare testimoni della bellezza della preghiera di Gesù, una preghiera che rappacifica e che ci rende più vivi. Buona giornata!

Mt 6,7-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Pregando non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:  Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”.

 

* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici. E’ autrice di un blog dal titolo “Teologia e danza, Liturgia e vita” in cui condivide ogni giorno la meditazione del Vangelo nella rubrica “La Parola danza la vita”.

 

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