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IL VANGELO DEL GIORNO: venerdì 29 novembre 2019 

Lc 21, 29-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: “Guardate il fico e tutte le piante; quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l’estate è vicina. Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.

Nel vangelo di oggi Gesù ci esorta a guardare la natura per imparare che la fine di una realtà non è il suo annullamento totale, ma il suo trasformarsi in qualcosa di diverso, in qualcosa che esprime in pienezza la verità profonda che la abita. I germogli sul fico sono un segno evidente che l’estate è ormai vicina, che presto verranno i frutti e che quell’albero potrà offrire in pienezza tutto ciò che può donare di sé. Quando diciamo “il Regno di Dio è vicino!”, quindi, noi credenti non vogliamo dire che non esisterà più quello che c’è adesso, ma  che ciò che esisterà di nuovo nel futuro, oggi ci dona la fiducia di guardare con gioia al nostro futuro. La fede nella Risurrezione è perciò dono di giovinezza spirituale che ci fa unici, amati, santificati, perché la parola di Gesù ci conferma e ci incoraggia in modo sempre rinnovato, sempre giovane. Impariamo allora a vivere di speranza come ci invita a fare Papa Francesco nel documento Christus vivit, dedicato ai giovani. Leggiamo ai numeri 104-108 queste parole che ci porteremo nel cuore oggi: ” Ti ricordo la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurrezione: in tutte le situazioni buie e dolorose c’è una via d’uscita….Diceva il venerabile Carlo Acutis, succede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Non lasciare che ti succeda questo. Non lasciare che ti rubino la speranza e la gioia, che ti narcotizzino per usarti come schiavo dei loro interessi. Osa essere di più, perché il tuo essere è più importante di ogni altra cosa. Non hai bisogno di possedere o di apparire. Puoi arrivare ad essere ciò che Dio, il tuo Creatore, sa che tu sei, se riconosci che sei chiamato a molto. Invoca lo Spirito Santo e cammina con fiducia verso la grande meta: la santità. In questo modo non sarai una fotocopia, sarai pienamente te stesso. Per questo hai bisogno di riconoscere una cosa fondamentale: essere giovani non significa solo cercare piaceri passeggeri e successi superficiali. Affinché la giovinezza realizzi la sua finalità nel percorso della tua vita, dev’essere un tempo di donazione generosa, di offerta sincera, di sacrifici che costano ma ci rendono fecondi.”

 

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