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La provocazione di Gianfranco Amato segretario del Popolo della Famiglia: ” Per il bene e la libertà della Chiesa italiana è bene abolire l’otto per mille”. Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana l’ avv. Gianfranco Amato.

Avvocato Amato, in una diocesi del Nord Italia, Ferrara, è stato impedito al Popolo della Famiglia di parlare in una parrocchia. Meravigliato?

” Francamente non troppo. Da  un punto di vista cattolico, certamente mi pare sconcertante che nelle chiese italiane e con tutti gli onori del caso, possano  entrare e pontificare Renzi e persino la Bonino, ma non il Popolo della Famiglia. Tuttavia, non bisogna stupirsi più di tanto, fa parte della realtà di questa Chiesa”.

A che cosa si riferisce?

” A quel vescovo che non ci ha permesso di tenere in parrocchia un incontro su temi che in fondo rigardavano la dottrina sociale della Chiesa. E’ la dimostrazione che il cardinal Mueller ha ragione”.

In che senso?

” Che ormai ci sono due chiese. Una è quella che si prostra davanti a Renzi e alla Bonino, Grasso e Boldrini e gli sorride. E’ una  Chiesa alla quale forse il pensiero cattolico da  fastidio, preferisce parlare di ecologia, immigrazione, lavoro e così rinnega la sua vera identità. Sta accadendo questo è mi pare molto preoccupante”.

A Ferrara non vi hanno permesso di parlare in parrocchia e se dovesse accadere da altre parti?

” Ce ne faremo una ragione e cercheremo altri posti. E’ possibile chiudere o serrare le porte fisiche, mai quelle della mente e dei cuori, la gente giudica e sa valutare”.

Che fare?

” Varie volte lo ho detto quasi per provocazione, ma ogni giorno che passa lo comincio a pensare davvero e sul serio”.

Vale a dire?

” Per stoppare la politicizzazione della Chiesa italiana, che è evidente, bisognerebbe eliminare l’ otto per mille. Infatti questa dazione rende la Chiesa ricattabile e sottoposta alle influenze del potere politico. In poche parole, non è libera e forse  ha paura.  In altre nazioni, dove l’ otto per mille non esiste, i vescovi si sentono con le mani libere ,  e attaccano anche il potere politico quando fa o dice cose incoerenti. Penso al Messico, vescovi coraggiosi. I fedeli di quella nazione donano volentieri il decimo alla Chiesa locale perchè sanno che non fa alcuno sconto al potere  politico. E la Chiesa messicana è una delle più benestanti”.

Bruno Volpe

3 pensiero su “Gianfranco Amato: “Abolire l’8×1000 per il bene della Chiesa””
  1. Caro dott. Amato, papa Francesco predica tutti i giorni il suo mantra della povertà ormai da cinque anni; a questo punto ci sembra giusto e doveroso da parte della Chiesa, di farsi povera con i poveri, quindi l’8×1000 suona come un offesa verso chi non ha niente, e verso Dio, perché così non si riconosce piu’ la Provvidenza. L’ 8×1000 in sostanza è una tassa occulta che il cittadino versa allo stato e lo stato elargisce al Vaticano.

  2. Cattolico e praticante, devo dire purtroppo che la dottrina di questi Chiesa è sempre più lontana dall’insegnamento evangelico predicate da Gesù nel Vangelo. Io non sono razzista, ma l’ingerenza e l’interesse della Cei verso i migranti mi sembra sempre più un tema a senso unico, esclusivo che più non include tanta altra gente povera anche italiana. Quanti conventi semi vuoti potrebbero ospitare i migranti, ma nessuno lo fa. I preti lo pretendono solo dai fedeli che fanno quel poco che possono. Sì, la politicizzazione clericale è evidente, e tanti fedeli si sentono offesi perché esclusi. Un bene soprattutto per i preti abolire finalmente l’otto per mile, che equivale a un miliardi di euro, tasse pagate da tutti gli italiani.

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