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In Germania alcune donne “cattoliche” hanno lanciato un boicottaggio contro la Chiesa, sospendendo per una settimana il volontariato nelle chiese, per protestare contro Papa Francesco perché “cristallizzato sul sacerdozio per soli uomini”.

Usando un’immagine della Vergine Maria con un cerotto sulle labbra, hanno pianificato di tenere riti fuori dalle chiese, senza sacerdoti, e di bloccare i servizi all’interno delle parrocchie fino al 18 maggio, in almeno 50 località, per sostenere, contro la decisione di Papa Francesco, la loro idea che il Vaticano debba aprire al sacerdozio delle donne e debba abbandonare il celibato per i sacerdoti per “evitare i casi di abusi sessuali”.

Le donne “cattoliche” hanno affermato di avere ottenuto il sostegno di importanti organizzazioni laicali e persino di singoli vescovi.

Domenica 12 maggio la protesta centrale è stata portata all’aperto, nella città nord-occidentale di Münster. Una delle iniziatici della protesta, Andrea Voss-Frick, ha detto che il movimento Maria 2.0 – concepito all’inizio di quest’anno in una riunione biblica parrocchiale femminile a Münster – ha ricevuto l’approvazione da Berlino, Amburgo e Vienna.

Due gruppi nazionali tedeschi, la Catholic German Women’s League (KDFB) e la Catholic Women’s Community of Germany (KfD), hanno definito lo sciopero come un “segnale importante” e hanno esortato i vescovi a non ignorarlo.

La presidente di KDFB, Maria Flachsbarth, ha detto che i casi di abuso e le insabbiamenti da parte dei preti hanno fatto cadere la chiesa in una profonda crisi e perdita di credibilità. Le donne, scioccate, hanno voluto mostrare quanto la chiesa e il suo “vangelo” significassero per loro, ha detto Flachsbarth, che è anche un parlamentare federale e membro del partito cristiano democratico (CDU) del cancelliere Angela Merkel.

“Senza le donne non succede niente”, ha detto Thomas Steinberg, presidente del Consiglio centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) alla sua assemblea laicale a Mainz. Lo ZdK ha votato per perseguire un “percorso sinodico” ai colloqui con la Conferenza episcopale tedesca (DBK) per affrontare quello che Steinberg ha descritto come “decenni di frustrazioni represse per la mancanza di riforme sulle strutture di potere e sui costumi sessuali”.

“Mai prima d’ora ho sperimentato una situazione in cui l’indignazione si estende così tanto nel cuore delle nostre chiese”, ha detto Steinberg, ricordando che le donne si aspettavano di ottenere la “licenza” per diventare diaconesse.

Il sito web Maria 2.0, ha lanciato anche una petizione online, indirizzata direttamente a Papa Francesco, citando la chiamata biblica di Gesù di Nazareth a “uomini e donne” e chiedendo “l’accesso per le donne a tutti i ministeri”.

 

Approvando le iniziative di queste donne, il vescovo di Osnabrück Franz-Josef Bode, presidente della Commissione per le donne della Chiesa tedesca, si è tuttavia rammaricato del fatto che le donne non hanno preso parte alla messa. “Dietro la protesta c’è una ferita molto profonda. Alcune donne in chiesa non si sentono accettate in relazione ai loro sforzi”.

Bode, tuttavia, ha aggiunto che nel futuro non vede alcuna possibilità che il sacerdozio sia aperto alle donne. Mentre i vescovi tedeschi hanno fissato, nella chiesa, una quota gestionale del 30% per le donne entro il 2023.

Un pensiero su “Germania, follia femminista: “cattoliche” boicottano Chiesa per protesta contro decisione di Papa Francesco”
  1. Preghiamo che quella follia non cresca. Mi trovo quasi nel centro delle scosse e temo il peggiore! Ho potuto impegnarmi nella Chiesa per decenni. Fianco a fianco con i sacerdoti potevo fare moltissimo nel settore pastorale. Ma da noi in Germania non è gradito di ne parlare perché noi donne non abbiamo tutti i diritti dei sacerdoti. Cerchiamo il potere. Da decenni queste “sorelle mie” aspettano il momento giusto per lottare. È venuto!

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