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FarinellaLa Fede Quotidiana ha intervistato don Paolo Farinella, parroco di san Torpete a Genova, noto per le sue posizioni molto scomode e spesso  addirittura contrastanti con la tradizione della Chiesa.

Don Paolo, iniziamo dal caso dei corvi in Vaticano, ma partendo dall’ angolazione libri.  I giornalisti, a suo parere, hanno fatto bene o no a pubblicarli?

“Non bene,  benissimo. Non comprendo affatto la posizione vaticana e  il motivo della incriminazione. Si è detto che i libri sono solo una operazione editoriale e questo può anche essere vero. Ma lo ritengo un aspetto secondario del problema, io guardo al contenuto che trovo scandaloso . Processare i giornalisti poi. è ingiusto, sa veramente di roghi. E trovo molto triste che in Italia l’ Ordine dei Giiornalisti non faccia una protesta formale o che lo stesso stato italiano non dica nulla davanti alla ingerenza vaticana. Il Vaticano dovrebbe imparare a farsi gli affari suoi una buona volta. Oggi mi trovo nella singolare posizione di chi condive le stesse poszioni di Cicchitto che ha solidarizzato con i giornalisti. Se ne rende conto, io con Cicchitto , come ci siamo ridotti”.

Veniamo a chi ha fatto uscire le notizie passandole ai cronisti, che idea si è fatto?

” E’ la ennesima dimostrazione di come questo Papa sia sotto pressione e osteggiato da settori della Curia. Trova enormi resistenze da chi vorrebbe lasciare le cose come stanno, pensi alle dichiarazioni di quel Vescovo che lo avrebbe voluto morto. Tanti non amano la sua opera di sana purificazione e di riforma”.

Perchè?

“Perchè il nuovo fa paura e molti temono di perdere vantaggi personali ed economici, evidente. Sin qui la Chiesa è stata governata da una nomenklatutra vicina a Giovanni Paolo II e Ratzinger e lo scriva pure: sono stati i peggiori papi del millennio. Giovanni Paolo II io non lo avrei mai proclamato santo, uno che ha polacchizzato la Chiesa, la ha consegnata mano e piedi all’ Opus Dei,  al CL o ai Legionari di  Cristo. Basti considerare come il polacco ha trattato Romero”.

Recente Sinodo dei vescovi, soddisfatto?

“Neppure per sogno, non si è avuto la forza di andare avanti. Ma qualche cosa timida si è vista. Io per esempio do la comunione al divorziato risposato civilmente e persino alle coppie gay, che potere ho io da prete a  dire di no? Mica sono Dio. Io lascio le ostie e ciascuno la prende, dico solo: il corpo di  Cristo. Oggi negherei la comunione ad uno solo”.

A chi?

A Berlusconi.  A lui, mai, non per moralismo, ma perchè è il simbolo del male, un paradigma di immoralità vivente e lo dimostrano la sua esistenza e la sua sessualità mal gestita”.

Il caso del teologo polacco Charamsa, che cosa dire?

“Lo trovo detestabile. Un opportunista senza pari. In realtà aveva preparato tutto, studiato la strategia comunicativa, altro che sofferenze. Uno che soffre, che è in pena, sta male non promuove libri o da  conferenze stampa. Non mi scandalizza il fatto che sia omosessuale, per carità. Mi scandalizza la sua viscida doppiezza. Da teologo ha operato nella Dottrina per la fede firmando documenti anti gay e poi ha vissuto da gay, una doppia vita ipocrita e intollerabile, detestabile sotto il profilo della coerenza e della crediblità. E’ la conferma che il Vaticano è un covo di gay, dove tanti strillano contro gli omosessuali e magari lo sono”.

Bruno Volpe

17 pensiero su “Don Paolo Farinella: “Giovanni Paolo II e Benedetto XVI i due Papi peggiori del millennio””
  1. Ma perché intervistate questi personaggi ridicoli, che a malapena si possono definire cristiani (figuriamoci cattolici) e portavoce del progressismo più becero e contrario all’insegnamento della Chiesa?

  2. Tra parentesi, le posizioni di Farinella non sono “scomode” ma perfettamente conformiste, e leggere di un prete che distribuisce volontariamente Comunioni in maniera sacrilega ed offende i Pontefici precedenti a questo (da lui, come da molti altri, naturalmente osannato) fa solo salire una gran rabbia e chiedersi: ma non sarebbe ora di sospenderlo prima a divinis e poi, per manifesta incompatibilità con la vita sacerdotale, ridurlo allo stato laicale? Così almeno va a rompere le scatole in qualche congrega protestante e non può più seminare calunnie e confusione in seno alla Chiesa.

    1. Sì, le posizioni di don Farinella sono quanto di più conformista ci sia in giro. Questi sono i preti forgiati dall’ideologia del neomodernismo o progressismo che dir si voglia, strumento per l’autodemolizione della Chiesa. Ma, forse, è proprio ciò che vogliono: detestano la Chiesa di sempre, la Tradizione apostolica. Non sanno o fanno finta di non comprendere che la Tradizione affonda le proprie radici nella Persona Divina di Gesù. Allora, mi domando: a quale Gesù intendono riferirsi, al Gesù vero o a quello falso costruito dai modernisti condannati da S.Pio X ?

      1. Risposta: al Gesù dei media e del propio ego, un inutile hippy che non serve a niente ed a nessuno e che, al più, era un semplice uomo eccezionale. Ben altra cosa rispetto al Cristo dei Vangeli, che dice cose esattamente opposte rispetto alle… tesi, chiamiamole così, diametralmente opposte rispetto a quelle del Farinella (per cui, peraltro, Berluscono sarebbe l’Anticristo ma gli altri divorziati “risposati” sarebbero perfettamente in regola per poter accedere alla Santa Comunione… L’ideologia è proprio una gran p…..a, eh?)

  3. Caro sacerdote, lei è un ministro della Chiesa, tanto per cominciare e per essere credibile le consiglio di indossare l’abito talare, perché veste in borghese? Si vergogna dell’abito che dovrebbe indossare? L’abito non fa il monaco, ma l’abito FA ANCHE il monaco… si legga la vita di San Giovanni Bosco.

  4. se è progressismo questo io sto avanti di millenni, e sono pure ignoranti, e poi oggi un ‘prete scomodo’ è uno che sta seduto sul salotto rosso del consenso…

  5. Un po’ più di equilibrio nei giudizi sia di don Farinella, che afferma anche cose condivisibili oltre che giudizi troppo azzardati, sia da parte dei suoi denigratori no guasterebbe. Impariamo da Gesù che non ha mai giudicato con acrimonia né i farisei, né gli scribi, né sacerdoti del tempio suoi acerrimi nemici.

    1. Il giudizio di don Farinella su Giovanni Paolo II è profondamente ingiusto e gravissimo, denota una condizione spirituale del sacerdote davvero molto precaria. Condannare così uno dei più grandi e santi papi della storia è segno di inimicizia nei confronti di Dio stesso. Infatti, quando si recitano le invocazioni riparatrici davanti al SS.Sacramento, si conclude dicendo: “Benedetto Dio nei Suoi angeli e nei Suoi santi”. Non è vero che Gesù non abbia giudicato con severità i suoi nemici. Basta leggere tutto il Cap.23 del Vangelo di Matteo, dove c’è una sfilza di “Guai a voi…” rivolti agli scribi, ai farisei e ai sacerdoti del Tempio. Impressionanti sono, ad esempio, le seguenti parole, sempre nel Cap.23 di Matteo: “Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna?” E’ vero che Gesù era ed è Dio e, quindi, aveva l’autorità di giudicare, la qual cosa noi non abbiamo, se ci si riferisce al giudizio della coscienza morale del prossimo; tuttavia Gesù non ci ha detto che noi non dobbiamo valutare le situazioni e, se necessario, ammonire i peccatori, senza farsi prendere dall’asprezza e facendo tutto secondo verità. Dobbiamo guardarci dall’acrimonia e dall’ira, ma non possiamo, nello stesso tempo, essere imbelli ed ebeti.

  6. Posso capire don Farinella. Giovanni Paolo II è stato lo strumento di cui Dio si è servito per sconfiggere il comunismo, di cui il sacerdote in questione si era infatuato, come tanti suoi confratelli e coetanei, a partire dagli anni sessanta, gli anni del catastrofico postconcilio.

  7. Quanta povertà ho trovato nel leggere qualcuno degli scritti di qualche prete. A dire il vero, mi spiace molto per loro, e per i cristiani che sono guidati da loro. In tutti i casi, poiché solo DIO è GIUDICE GIUSTO, PREGO LUI PERCHE’ SIANO ILLUMINATI DALLO SPIRITO SANTO, E POSSANO VIVERE E DONARE IL PROGETTO DI DIO, E NON SOLO I PROPRI PENSIERI E I PROPRI PROGETTI UMANI , MA FORSE NON DIVINI.
    MARIA SS. CHE SEI LA NOSTRA AVVOCATA , TI SUPPLICO PER TUTTI i PRETI Perché POSSANO ACCORGERSI SE SBAGLIANO , almeno PRIMA DI INCONTRARE PER SEMPRE IL VOLTO ED IL GIUDIZIO SICURO DI DIO Verità. E A DON PAOLO MI PERMETTO DI ESPRIMERGLI IL MIO GRANDE APPREZZAMENTO PER I PAPI CHE LUI CONSIDERA I PEGGIORI PAPI : PERSONALMENTE A ME SEMBRA CHE DIO, ABBIA DONATO IN OGNI EPOCA, ALL’UMANITA’ CRISTIANA IL PAPA PIU’ ADATTO A QUEL PERIODO PER RIPORTARE I CRISTIANI AL SUO AMORE NISERICORDIOSO E GIUSTO.
    GRAZIE MIO DIO CHE HAI UN AMORE INFINITO, SEMPRE , PER TUTTI NOI . GRAZIE CHE GESU’ E’ NATO E MORTO IN CROCE PER SALVARCI : E GRAZIE CHE FAI DI TUTTO PER ISPIRARCI AD ACCOGLIEE LA TUA SALVEZZA:

  8. Sig. Farinella (non la chiamo don perché offenderei preti veri), si ricordi che Cristo ( se mai lo ha sentito nominare) ha detto nel Vangelo (guardi che non è il capitale di Marx, non faccia confusione) che il servo che, conoscendo la volontà del padrone, farà cose meritevoli di percosse, ne riceverà tante…..ed anche che a chi molto è stato affidato sarà richiesto molto di più.
    A lei in quanto pastore è affidato qualcosa che vale molto più del patrimonio di 10 Berlusconi messi assieme…..faccia lei i calcoli di quanto le sarà richiesto……

  9. Farinella non è altri che un volgare impostore, che ha sempre sfruttato la Chiesa per il proprio mantenimento, ma si è sempre ben guardato di abbandonarla, perchè sa bene che non troverebbe più risorse per vivere (di lavorare, mai avuta alcuna voglia)! Gli unici suoi fedeli sono quelli dei centri sociali e gli agitatori politici più estremi…

    1. Ciao, volevo ricordarti che la rovina della chiesa sono i preti come te. Ricorda anche che il papà polacco si chiamava Wojtyla e sua madre lo chiamó Karol, a te invece tua madre come ti ha chiamato? Vai a predicare la parola di Cristo se sei capace.

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