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Le immagini della signora ricoverata in un ospedale napoletano e ricoperta di formiche hanno fatto il giro di Italia e forse non solo quello della Penisola. Un fatto inammissibile, almeno in una nazione che vuole definirsi civile. La Fede Quotidiana ha intervistato don Maurizio Patriciello, il coraggioso parroco di Caivano che, prima di fare il sacerdote, per dieci anni ha svolto il lavoro di operatore sanitario in corsia.

Don Maurizio, una storia  molto brutta…

” Indecente. Io sono stato paramedico prima di diventare sacerdote, ho lavorato in ospedale e parlo con una certa cognizione di causa. Qui tutti, giustamente, se la prendono in generale con la sanità, ma lasciatemi dire una cosa..”.

Prego…

” E’ vero che le cose in tanti casi non  vanno bene. Ma nella circostanza specifica biosgna riconoscere che le responsabilità vanno ricercate in qualche disattenzione del personale. Accusare politica e camorra è lecito, però bisogna saper individuare le responsabilità specifiche quando accadono cose simili, le cause dirette ed individuali. Qui possiamo parlare di una brutta storia di disattenzione , ci sono delle negligenze individuali da chiarire. La prima cosa che si fa al mattino in clinica è visitare e lavare il malato. Possibile che nessuno si sia accorto di tanti insetti sul letto della signora? Significa che  quella donna non era curata e da tempo  lasciata  a sè stessa “.

Un danno alla immagine del  Paese?

“Certo, non ve veniamo fuori bene. Speravo che la notizia non fosse vera e arrivasse una smentita, invece   è stata confermata”.

Il governatore della Campania De Luca ha parlato  di infiltrazioni della camorra nella sanità…

” Spaventoso che questo lo dica il governatore, però se ha delle prove e dei nomi specifici,  li riveli a chi di dovere. Dica nomi, cognomi e  circostanze. Uno dei grandi problemi della nostra sanità pubblica, che non è tutta da buttare,  è legato alle nomine politiche dei primari. Si preferisce la tessera di partito alla competenza e ai meriti professionali”.

De Luca ha parlato di camorra. Ma tempo fa non aveva invitato ad offire  fritture di pesce con un metodo piuttosto inquietante?

“Vero, denuncia la presenza della camorra e poi ha invitato ad offrire le fritture di pesce che tutti  conosciamo. Effettivamente qualche cosa sul piano della coerenza logica, non torna. Quelle formiche sono una triste icona di una certa sanità. Il malato deve sempre essere il protagonista , il datore di lavoro. Invece pare che si faccia tutto non per lui, ma per il maledetto denaro”.

Bruno Volpe

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