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Riceviamo e pubblichamo da don Giorgio de Capitani questa “risposta a don Alessandro Minutella” che segue l’intervista in tre parti che il sacerdote scomunitato ha rilasciato al nostro sito.

 

Ho letto l’intervista, apparsa sul sito La Fede Quotidiana (19/01, 21/01, 23/01 del 2019), rilasciata da don Alessandro Minutella al giornalista Bruno Volpe.

Anzitutto, vorrei dire che la libertà di parola e di pensiero, anche nel campo ecclesiale, è un diritto sacrosanto di ogni essere umano.

Inoltre, riconosco in don Minutella la sincerità, la convinzione e il coraggio di pagare personalmente le conseguenze delle sue scelte di dissenso dalla Chiesa di Bergoglio.

Paradossalmente, mi trovo in accordo con lui nel contestare “questa” Chiesa cattolica e “questo” papa, ma le mie motivazioni sono all’opposto di quelle di don Minutella, e vorrei spiegarne le differenze.

Contesto anch’io “questa” Chiesa e “questo” papa, anzitutto per il suo populismo, che mi fa paura. Già la parola “populismo” richiama il momento politico che stiamo subendo sulla nostra pelle.

Un papa che cerca il consenso, oppure, non voluto, ma che ha troppo consenso popolare, mi pone una infinità di dubbi, pensando alla radicalità del Vangelo, che invita a scelte radicali non certo popolari.

Anche il seguito di don Minutella mi fa paura.

Cristo alla fine è rimasto “solo”, sulla croce.

Tempo fa, più volte ho definito “fumoso” questo papa, in quanto illude la gente, senza dare quella sostanza di verità che possa scuotere le coscienze, e non omologarle.

Non entro nel merito, assai complesso, della validità di papa Bergoglio sotto l’aspetto canonico/giuridico. Ciò non mi appassiona. Per me non è questo il vero problema di ”questa” Chiesa e di “questo” papa.

La cosa che vorrei contestare a “questa” Chiesa e a “questo” papa è la medesima che vorrei contestare alla Chiesa che hanno in mente i suoi “oppositori”, compreso don Minutella.

Si è, in ogni caso, su un piano del tutto esteriore a quella “dinamica” interiore dell’essere umano che, nei duemila anni di cristianesimo, non solo non ha appassionato la Chiesa/istituzione o Chiesa/religione, ma è stata da essa anche volutamente repressa.

Parlo della realtà dello Spirito interiore, che ancora oggi viene dimenticata per non dire soffocata da molteplici preoccupazioni di una Chiesa/istituzione, impegnata in un campo non solo sociale, ma anche rituale, sacramentale e dogmatico.  Qui sta il grosso errore anche di don Minutella: credere di salvare il mondo attraverso i riti, i sacramenti, i dogmi, ma visti nel loro aspetto più istituzionale, talmente rigidamente istituzionale da escludere  ogni apertura, anche solo apparente, come è il caso di “questo” papa.

Don Alessandro Minutella accusa la Chiesa di Bergoglio di pensare al “grosso animale” (espressione di Platone), ovvero all’aspetto sociale della società, ma, nello stesso tempo, don Minutella, pur rivendicando una netta contrapposizione alla Chiesa di Bergoglio, rimane sempre nel campo del “grosso animale”, ovvero di un tale esteriorismo, fatto di ritualismo, di sacramentalismo e di dogmatismo, da far paura a quel mondo dello Spirito interiore, di cui abbiamo perso ogni respiro.

Anche Simone Weil era rimasta affascinata e sedotta dai canti gregoriani, ma ha sempre contestato alla Chiesa cattolica il suo dogmatismo, come violazione della libertà di ricerca della verità.

In altre parole, ciò che manca alla Chiesa è la sua anima, da intendere come interiorità di quello Spirito, di cui Cristo ha parlato con la samaritana.

È il mondo interiore dell’essere umano da risvegliare oggi, se vogliamo contrapporci, come credenti, ad un mondo che non solo ha tradito l’autentico cristianesimo, ma soprattutto ha tradito se stesso in quanto esseri umani, alienati e disorientati, in fuga dal proprio io interiore verso una frantumazione dell’Umanità.

Don Minutella può anche avere mille ragioni per contestare “questa” Chiesa e “questo” papa, ma è rimasto anch’egli vittima di una religione, che dimentica o vuole fare meno dello spirito dell’essere umano.

La Chiesa/istituzione o Chiesa/ religione è al servizio dell’Umanità, e non viceversa. Ma l’Umanità non è solo corpo sociale, ma anzitutto è realtà spirituale, che dà vita anche al corpo sociale.

Don Minutella non parla di quello Spirito che si genera nell’essere umano, ed è qui che avviene la nascita perenne di quel Verbo/Logos che si è incarnato, non per dare vita ad una nuova religione, ma ad una Umanità rigenerata nello Spirito.

Nelle numerose pagine dell’intervista ho letto solo o quasi polemiche nei riguardi della legittimità di questo papa (che, già l’ho detto, non mi entusiasmano affatto), ma non ho intravisto una grande Idea di Chiesa.

Certo, l’Idea di Chiesa non è “nostra”. C’è già, ed è nella realtà dello Spirito, che Cristo ci ha donato, mentre moriva sul Calvario.

Sia chiara, infine, una cosa. Non contrappongo la Chiesa mistica alla Chiesa istituzionale, ma vorrei che la Chiesa istituzionale riprendesse l’anima mistica, che da secoli ha perso per strada.

Mi sembra che sia i tradizionalisti che i progressisti, sia i nemici che gli amici di Bergoglio, appartengano tutti al “grosso animale”, ovvero alla “carnalità”, ovvero a ciò che è esteriore alla spiritualità dell’essere umano.

Si lotta e ci si scanna, anche solo a parole, da “alienati”. E in questo non c’è differenza, o poca, tra il mondo politico e il mondo ecclesiale, di oggi.

 

don Giorgio De Capitani

prete milanese

La Valletta Brianza (Lecco)

11 pensiero su “Don Giorgio De Capitani: “Don Minutella sbaglia, proprio come il Papa””
  1. Ho letto sino a”Già la parola “populismo” richiama il momento politico che stiamo subendo sulla nostra pelle.”……” ma ha sempre contestato alla Chiesa cattolica il suo dogmatismo, come violazione della libertà di ricerca della verità”.
    Stiamo subendo il populismo?
    Verità?Una sola è la Verità.Con la maiuscola.
    Passiamo oltre.

  2. Se la chiarezza dello scritto riflette la chiarezza delle idee, quest’uomo mi pare un po’ confuso. Per quanto mi riguarda, senza fare apprezzamenti di tipo assoluto ma solo relativo, dopo aver letto lui e Don Minutella, tre a zero per quest’ultimo.

  3. Ho postato questo commento sul sito del De Capitani sicuro che non verrà pubblicato: “Lascia perdere Don Minutella, é troppo colto e preparato per le tue capacità di comprensione.
    Lui dá veramente fastidio alla chiesa bergogliana tanto é vero che é stato scomunicato. A te invece non ti tocca nessuno perché sei inoffensivo e non conti nulla.
    Quindi, continua pure a scrivere baggianate sul tuo fantomatico e gnostico spirito (anzi…scusa…Spirito con la maiuscola) ma non parlare di persone che ti sono infinitamente superiori sotto ogni aspetto. Lo dico per te, rischi soltanto figuracce.”

        1. Non sono mai stato un visionario, un allucinato, un invasato, uno che imbroglia la gente con l’acqua miracolosa, come don Minutella. Certo, i miei video sono anche duri, implacabili, magari offensivi. Non ho attorno a me un gruppo di fanatici, senza testa. Dico quello che penso, ho più nemici che amici. Don Minutella è un fuoco di paglia: brucerà da solo. Durerà poco.

          1. Non so se Don Minutella imbrogli il prossimo con acque miracolose e locuzioni, questo lo sapremo in futuro.
            Se é un imbroglione sarà veramente un fuoco di paglia e amen.
            Per quel che ti riguarda sappiamo benissimo invece che non hai gruppi di “fanatici” che ti seguono. Tu fai la vittima dicendo che hai nemici, ma la verità é che, a parte quattro gatti di numero non ti si fila proprio nessuno.
            Fattene una ragione: Don Minutella sarà forse un imbroglione (ammesso e non concesso) ma a tuo confronto fa la figura del gigante.
            Non che ci voglia molto in ogni caso…

      1. Sia lodato Gesù Cristo ,
        certo, ad uno sguardo di insieme, sommario insomma , il video suscita molte perplessita su Don Minutella , tuttavia osservando in maniera attenta ed oculata il video è stato prodotto e strumentalizzato dalle iene , noto programma televisivo che si fonda sull’ambiguità sottile ed alquanto delittuosa . Ora, usare simili metodi come il pubblicare questi video , fra l’altro per attaccare un confratello, mi pare che dimostri l’inconsistenza , la mancanza di seri argomenti nel tentativo di confutare un sacerdote che ha dimostrato ,con i dovuti rigori teologici, i problemi sorti con il papato odierno .

  4. Al fantomatico donmatteo.
    Mi vanto di non avere un seguito di fanatici, di senza testa, di gente fallita, beh, diciamo di manipolati nel cervello. In ogni caso, indirettamente, i miei video (1.570 circa) sono stati visitati finora da 2 milioni e 800 mila persone, amici o nemici che siano. Il mio sito ogni giorno è visitato normalmente da 500 persone (con punte superiori a 1000). Ho più di 10.000 iscritti alle mie pagine facebook. Sono stato querelato da politici che contano (Salvini in primis). Da più di 5 anni sono stato emarginato da Angelo Scola e dall’attuale Delpini. Da Roma arrivano denunce. Più volte sul punto di essere scomunicato. Non faccio il guru, o un finto rivoluzionario. Non mi piango addosso come don Minutella. Non invento miracoli. Non lotto per una Chiesa moralistica o dogmatica alla don Minutella. Guardo al presente e al futuro, senza cadere in un falso modernismo. Tra me e don Minutella c’è un abisso. Lui è cadaverico.

  5. Il vile traditore argentino che si fa ancora stupidamente chiamare “Papa Francesco” verrà su una “croce” di acciaio e monossido di carbonio e brucerà sul rogo per aver tradito la Santa Sposa di Nostro Signore Gesù Cristo, l’Umanità e Dio Stesso. Morte e Dannazione Eterna per Jorge Mario Bergoglio, autentico servo e galoppino di Satana!

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