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Il recente Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia si è concluso con qualche inevitabile coda polemica. Tra i principali motivi di frizione i molto discutibili riti della Pachamama e soprattutto l’ apertura alla possibilità di sacerdoti sposati ( almeno in quella terra). Abbiamo registrato il parere di don Pierre L. Cabantous, parroco della Concattedrale di Cervia ed autore di eccellenti pubblicazioni dotate di fine ironia.

Don Cabantous, a suo parere, un sacerdote cattolico può contrarre matrimonio, sia pur in circostanze ambientali e cause  particolari?

“A mio avviso assolutamente no. Un prete cattolico e che tale voglia dirsi, non deve fare questo e non ha senso. Per usare l’ ironia sarebbe nello stesso tempo pessimo sacerdote e pessimo marito, visto che entrambi i ministeri sono grandemente impegnativi e richiedono attenzione”.

Che cosa vuole dire?

“Il sacerdote cattolico, prima di tutto, ha liberamente e consapevolmente scelto la forma indicata dal Signore, quella che Cristo ha voluto. Per altro verso, la vocazione matrimoniale è altissima, di enorme dignità, pari ovviamente in modo distinto, a quella sacerdotale. Non saprei come le due possano coabitare”.

Secondo Don Cabantous da che cosa dipendono certe richieste?

“Dal fatto che si perde di vista la corretta e sana natura del sacerdote ministro, il quale non è un funzionario del sacro. In molti casi si guarda al prete in senso sociologico e vuol dire che non si è compreso nulla del suo ruolo. Prima di tutto si è sacerdoti dentro, dopo fuori”.

In alcune parti dell’ America Latina ed anche in Amazzonia, ovviamente, a causa della penuria di sacerdoti ci sono comunità che alla Domenica non possono partecipare alla messa e fedeli che non ricevono la santa comunione  salvo fare a piedi molti chilometri… Lei che ne pensa Don Cabantous?

“E’ un falso problema. L’ eucarestia è un dono e mai un diritto. Per vivere bene ed in pace la dimensione della fede non è detto assolutamente da nessuna parte che occorre comunicarsi ogni Domenica o giorno, falso. Come le sottolineavo, non esiste un diritto  all’eucarestia ed ho la sensazione che tali problemi servano come grimaldello per  sovvertire a livello generale il  vincolo del celibato. Spero naturalmente di sbagliarmi”.

Ma la carenza di preti da quelle parti esiste..

“Non lo nego. Ma non la si risolve in questa maniera. Se esiste una crisi di vocazioni, ed è in atto, questa è causata dal calo della fede e allora bisogna agire in quella direzione. Il solo modo corretto per superare  tale scoglio è pregare perché il Signore mandi più operai nella sua messe”.

Apertura alle donne..

“Che discorsi, la Chiesa ha sempre riconosciuto alla donna un grande ruolo, penso alla Madonna o a grandi  sante. Però a ciascuno il suo ruolo. Quello della donna non lo posso svolgere io uomo e viceversa”.

Teme uno scisma Don Cabantous?

“Mi auguro che non accada e prego tutti i giorni la Madonna perchè non  succeda, anche se viviamo tempi di confusione e di difficoltà. Resto contrario ai sacerdoti sposati ed invoco lo Spirito Santo perchè  illumini la mente di chi deve decidere”.

Bruno Volpe

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