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A seguito dei primi casi di infezione da coronavirus in Italia il vescovo di Piacenza, Gianni Ambrosio, ha fatto emettere dalla Curia diocesana il seguente messaggio:

“A seguito delle disposizioni emanate dalla Prefettura di Piacenza a riguardo dell’allerta Coronavirus, il Vescovo dispone, a scopo precauzionale e sino a nuove indicazioni, la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative (attività di oratorio, feste …). Per la Celebrazione della Messa, la Santa Comunione sia distribuita solo sulla mano e non in bocca e si eviti lo scambio di pace”.

Se è pienamente condivisibile la nota relativa allo scambio del segno della pace ed anche alle attività nelle parrocchie e quantomeno fuori di luogo la disposizione di non permettere la distribuzione sulla lingua ma solo sulla mano.

Infatti è molto più sicuro, anche relativamente al coronavirus, distribuire la comunione sulla lingua, da parte del solo sacerdote che lava le mani prima di cominciare la celebrazione, piuttosto che permettere ad ognuno di ricevere la sacra comunione sulla mano, perché tutti arrivando a messa hanno, per forza di cose, toccato quantomeno la porta d’ingresso della chiesa, salutato altre persone, magari toccato bici o auto per arrivare a messa.

Quindi non  si capisce la logica igienica che sta dietro alla disposizione del vescovo Ambrosio relativa alla distribuzione sulla mano, che è molto pericolosa anche a seguito del Coronavirus.

È pienamente  lcondivisibile, invece, la disposizione di Monsignor Ambrosio relativa alla sospensione in tutte le parrocchie delle attività di catechismo e ogni iniziativa di gruppo negli oratori, compresa la festa di Carnevale in programma domani pomeriggio.

Gianni Ambrosio, dal 22 dicembre 2007 vescovo di Piacenza-Bobbio, è originario di Santhià (Vercelli), dove è nato il 23 dicembre 1943.

Il 9 gennaio 2019 il nunzio apostolico in Italia Emil Paul Tscherrig gli ha comunicato l’intenzione di papa Francesco di confermarlo alla guida della diocesi “donec aliter provideatur” per almeno un anno.

 

A. L. Otter

 

Un pensiero su “Coronavirus, vescovo Piacenza vieta segno di pace, ma…”
  1. “Quindi non si capisce la logica igienica che sta dietro alla disposizione del vescovo Ambrosio relativa alla distribuzione sulla mano, che è molto pericolosa anche a seguito del Coronavirus.”

    La logica proviene dalla scienza medica. Il coronavirus Covid19 è altamente contagioso soprattutto per via salivare, anche in quantità microscopica, attraverso la semplice respirazione, nel raggio di circa 1 metro.
    Il sacerdote avvicina troppo la mano alla bocca quando dà la comunione in bocca.
    Le probabilità che il fedele abbia il virus in mano (perché ha toccato qualcosa) ci sono, ma sono infinitamente più basse.
    La scelta migliore era questa. Quella ancora migliore è la sospensione delle Messe finché non capiamo quanti infetti abbiamo nelle diocesi contagiate.

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