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Uno strumento utile per conoscere la Cina di oggi, come si vive la fede cattolica nell’enorme paese asiatico, per riflettere su alcune particolarità del gigante mondiale.

E’ questo, ed altro, il nuovo libro del maestro Aurelio Porfiri dal titolo “La spiaggia e la sabbiera – Cronache di Cina e Chiesa cattolica” (Pagg. 160, € 13, Edizioni Solfanelli).

Nel testo, introdotto dal noto vaticanista Marco Tosatti e presentato dal missionario del Pime Sergio Ticozzi, Porfiri ha raccolto tutti i “Dispacci dalla Cina” apparsi sul seguito blog Stilum Curiae.

Si tratta di un’opera facilmente leggibile, certamente interessante ed utile per comprendere il periodo storico che sta vivendo la Cina e, in particolare, la Chiesa cattolica in Cina.

Nell’introduzione Marco Tosatti, ha scritto che i “Dispacci” di Aurelio Porfiri vogliono “informare, su una realtà enorme, complessa e contraddittoria, senza avere altro obiettivo che quello di chiarire, dare notizie ed elementi di giudizio, e aiutare a capire”.

Per Tosatti, i Dispacci, “con la loro obiettività e presa di contatto con la realtà cinese” permettono chiaramente di comprendere la situazione, attuale, della Chiesa in Cina, “una condizione che riflette una situazione più generale di sofferenza della Chiesa a livello mondiale”.

Nella loro semplicità i Dispacci dalla Cina del maestro Aurelio Porfiri cercano di battersi contro il silenzio, l’omologazione e l’ingiustizia che sono cresciute dopo l’accordo segreto fra la Santa Sede e la Cina sulla nomina dei nuovi vescovi firmato nel settembre 2018.

A quell’accordo sono seguiti arresti di diversi preti e vescovi, e varie persecuzioni. Il missionario padre Bernardo Cervellera, direttore di Asianews, l’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), ha scritto che il silenzio dei media, specie dei media cattolici, su quello che sta accadendo in Cina, nasce “dalla vergogna. Pochi mesi fa, il 22 settembre, essi hanno così tanto esaltato l’accordo fra la Cina e la Santa Sede, da dare l’impressione che d’ora in poi tutto sarebbe stato in discesa. Ammettere invece che per la Chiesa in Cina vi sono ancora molti problemi di persecuzione rappresenta uno smacco che – è comprensibile – si fa fatica a confessare. Se poi all’arresto del vescovo aggiungiamo le chiese chiuse e sigillate, le croci distrutte, le cupole rase al suolo, i santuari demoliti, il divieto attuato dalla polizia ai minori di 18 anni di andare in chiesa o partecipare al catechismo, ci si accorge che l’accordo sulle nomine dei vescovi è buono perché evita il sorgere di vescovi scismatici, ma lascia intatta la situazione in cui l’Associazione Patriottica e il Fronte Unito si percepiscono i veri capi della Chiesa cattolica in Cina (e non il papa)”.

Purtroppo l’accordo “provvisorio”, non pubblicato e segreto, permette alla Cina di dare la propria interpretazione. Fronte unito e Ap costringono sacerdoti e vescovi ad iscriversi alla Chiesa “indipendente”, dicendo che “il papa è d’accordo con noi”, tanto che diversi cattolici sotterranei sospettano con amarezza che il Vaticano li abbia abbandonati nella tormenta.

Peraltro, da un punto di vista dogmatico rimane sempre vero quanto detto da Benedetto XVI nella Lettera ai cattolici cinesi, che lo statuto dell’Associazione Patriottica è “inconciliabile con la dottrina cattolica” ed anche Papa Francesco ha, almeno in passato, più volte detto che la Lettera di Benedetto XVI “è ancora valida”.

“Cercare la verità e il bene per la Chiesa in Cina non mi sembra un complotto contro il pontefice, al quale rimaniamo affezionati come al nostro capo della Chiesa e segno visibile della nostra unità. Ma chi si mostra così difensore del papa e così silenzioso sulla persecuzione dei cristiani in Cina, rischia di non amare né Francesco, né la Chiesa, ma solo il suo progetto ideologico per la Chiesa futura, mentre lascia che quella di oggi venga soffocata”, spiega Padre Cervellera. Ed è quello che ha fatto nella sua preziosa opera Aurelio Porfiri, che riflette sulla difficile situazione delle religioni in Cina perché non c’è praticamente giorno che non vengano registrate violenze o episodi di discriminazione delle autorità comuniste.

La lettura del testo permette sicuramente di comprendere l’evolversi della situazione e degli eventi recenti accaduti in Cina e, come spiega l’autore, consente di capire qualcosa in più su questo immenso paese e sulla sua cultura millenaria.

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