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Nei locali dell’Associazione tedesca per la cultura cristiana, la sede di Aktion SOS Leben, un’associazione molto attiva nella difesa della vita nascente della zona di Francoforte, aderente al MEVD-Movimento Europeo per la Difesa della Vita e della Dignità Umana (che ha sede in Italia), è stata oggetto dell’assalto da parte di un gruppo di femministe radicali, che hanno imbrattato l’edificio con vernice colorata e slogan intimidatori. Ciò che desta preoccupazione è il comunicato di questo fantomatico gruppo di femministe in cui si accusa SOS Leben di intimidire le donne incinte minacciando ulteriori azioni di disturbo e di aggressione contro chi si oppone al diritto di autodeterminazione delle donne ad abortire. La polizia tedesca per i reati di danni alla proprietà e sconfinamento. Una parete della casa è stata completamente dipinta di rosa, finestre e pannelli di legno sono stati riempiti di graffiti anarchico-femministi e sulle pareti esterne sono comparse frasi come “Dio è morto”, “Il mio corpo, la mia scelta”, ecc. SOS Leben ha ricevuto molte attestazioni di solidarietà, fra le quali spiccano quelle del vescovo Athanasius Schneider e del cardinale Walter Brandmueller.

Monsignor Schneider, in tedesco, ha scritto: “Nel mezzo della notte e anonimamente l’ufficio di Francoforte è stato attaccato: questo è l’approccio codardo dei bambini delle tenebre. Non possono sopportare quando si difende in pubblico la verità e la legge; ecco perché diventano violenti. Aktion SOS Leben può considerate questo attacco con un tributo a se: mostra che i nemici della vita sentono l’efficacia delle azioni pubbliche dell’associazione. Vorrei incoraggiarvi a continuare a lavorare in pubblico per la protezione della vita non nata e non arretrare di un millimetro di fronte agli attacchi dei sostenitori della cultura della morte”. Il cardinale Brandmüller ha commentato: “Ho saputo dello scioccante attacco degli attivisti di sinistra a SOS Leben e ho visto anche le foto di questo vandalismo. Giorno dopo giorno, nel nostro mondo secolarizzato, diventa sempre più difficile e persino più pericoloso difendere le verità fondamentali essenziali. Eppure, dobbiamo difendere il diritto alla vita delle persone più vulnerabili, quelle non ancora nate. In questa lotta, non dobbiamo necessariamente aspettarci applausi o approvazione. Dobbiamo farci guidare dall’amore per la verità sulla vita umana. Rimanete fermi nei vostri impegni verso i non nato e non scoraggiatevi”.

Il MEVD in un comunicato a firma del suo presidente, l’italiano Alberto Zelger, ha espresso la sua solidarietà e stima per l’operato dell’associazione tedesca ed ha denunciato “il clima di intimidazione, che in varie parti d’Europa ostacola le iniziative di difesa della vita dal concepimento alla morte naturale”. Auspichiamo, scrive Zelger, “che le istituzioni europee vogliano contrastare con decisione questi attacchi alla libertà di espressione, allontanando i fantasmi del passato, che sembrano ritornare sotto forma di una nuova dittatura del pensiero unico”.

MATTEO ORLANDO

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