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Come noto, il Generale dei Gesuiti, Padre Sosa, ultimamente, si è fatto fotografare, con altro sacerdote, in preghiera, in un tempio dedicato a Buddha. La Fede Quotidiana ha chiesto un commento al noto  teologo, filosofo e  fondatore dell’ Associazione Fides et  Ratio, Monsignor Antonio Livi .

Monsignor Livi, ha visto quella foto?

” Certo. E lo ritengo un fatto grave, che va contro la Chiesa cattolica, commesso dal Generale dei Gesuiti Padre Sosa, del resto, non è nuovo ad uscite simili. Infatti Sosa nel recente passato, ha detto cose errate e persino eretiche. Evidentemente si deve sentire appoggiato”.

Che cosa intende dire?

” Le cose che Sosa afferma ed ora fa, sono scandalose, ma non del tutto sorprendenti visti i tempi che vive attualmente la Chiesa. Si tratta di falsi e cattivi maestri che probabilmente non amano la dottrina cattolica”.

Ma il Papa non lo ha censurato o bacchettato…

” Credo che non lo faccia perchè, tutto sommato, Sosa afferma chiaramente e in modo esplicito, quello che Bergoglio probabilmente pensa in modo implicito”.

In che cosa consiste la gravità del gesto di Padre  Sosa di pregare in un tempio dedicato a Buddha?

“Causa sincretismo o peggio ancora indifferentismo religioso, fa credere in maniera ingannevole, che una religione vale l’altra. La Chiesa ha preso posizione contro questa visione e basta leggere il documento Dominus Jesus”.

Ma Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e lo stesso Francesco hanno visitato templi dedicati ad altri culti..

” Questo è vero, però al contrario di Sosa, lo hanno fatto con estrema cautela e prudenza. Certo, anche io nutro riserve sulla opportunità di questi gesti, però bisogna riconoscere che non hanno mai pregato in quel modo tanto vistoso e plateale, facendosi fotografare con altro sacerdote davanti ad una statua di Buddha. Ricordo che il buddhismo è ateo, e un ateo non prega Dio perché non riconosce che c’è Dio creatore e autore dell’ordine morale.  La finta preghiera buddista, fatta da un religioso cattolico che si fa ritrarre in posa buddista, la valuto una cosa prima di tutto insensata, e poi anche una bestemmia, un gesto eretico. Così facendo padre Sosa ha preso in giro i cattolici che davvero pregano Dio in chiesa e a casa propria”.

Lei ha parla  di disorientamento pastorale, perchè?

” Lo ho spiegato in un libro scritto assieme a Danilo Quinto (Disorientamente pastorale. La fallacia umanistica al posto della verità rivelata?, Leonardo da Vinci, Roma 2106) . Da tempo mi preoccupo di questo disorientamento, perché la gente viene indotta credere che il dogma cattolico non vale più, e quindi nemmeno la morale ha più valore. Invece ciò che il cattolico deve credere non è cambiato: la dottrina del Catechismo della Chiesa Cattolica, voluto da papa Giovanni Paolo II e sostenuto da papa Benedetto XVI, è sempre valida e attuale. Bisogna che tutti i cattolici sappiano che la Chiesa non deve fare altro che annunciare la verità rivelata da Cristo e non fare da cassa di risonanza di ideologie secolaristiche. Purtroppo alcuni uomini di Chiesa hanno rinunciato al loro compito. Il Papa è imprudente, ma non ha mai detto cose formalmente eretiche, perché è dotato del carisma dell’infallibilità. Tuttavia, dà troppa retta ai  teologi  eretici che hanno dato vita a una scuola teologica dominante,  che fa capo al gesuita Karl Rahner”.

Bruno Volpe

6 pensiero su “Antonio Livi: “Il Papa non bacchetta Sosa perchè la pensa come lui””
  1. Monsignor Livi, mi dispiace contraddirla, ma a mio avviso Bergoglio si è già macchiato di eresia, in particolare per 2 motivi:
    1.se il generale Sosa è eretico (Satana non esiste, l’inferno non esiste perché i cattivi vengono cancellati al momento della morte, al tempo di Gesù non c’erano i registratori per cui quello che riportano i Vangeli è del tutto discutibile ecc.) Bergoglio che tacendo (tralascio quì di ricordare tutte le altre volte che ha taciuto o che ha sproloquiato) avalla è ERETICO;
    2. forse Le è sfuggito, ma il 301 dell’AL è palesemente eretico:”Un soggetto, pur conoscendo bene la norma, può avere grande difficoltà nel comprendere «valori insiti nella norma morale» Cioè se io ho grave difficoltà nel comprendere i valori insiti nei 10 Comandamenti e li trasgredisco non commetto peccato grave. Cioè il peccato mortale non esiste più. Sicché possiamo dare la Comunione a tutti senza Confessione, anche ai risposati e anche avrebbero potuto ricevere l’Eucarestia Erode ed Erodiade. Il primo perché ormai aveva una nuova famiglia consolidata e non capiva il valore intrinseco del 6° Comandamento (peccato veniale per attenuanti) e la seconda anche perché non capiva perché non potesse far ammazzare un rompiscatole come S. Giovanni (peccato veniale per attenuanti).

    1. Quando i (buoni) teologi dicono “non ha mai detto cose formalmente eretiche, perché è dotato del carisma dell’infallibilità”, intendono che non ha mai pronunciato un’eresia formale in un pronunciamento inteso come infallibile (ex-cathedra). La AL non è magistero infallibile, checché ne dicano i turiferari, perché – come ha spiegato il card. Burke – è un documento scritto male e in modo ambiguo. Da cui si capisce che il Papa non vuole rispondere ai dubia perché: o pronuncerebbe eresia (e questo, secondo la teologia a cui si riferisce Livi, ma anche p.es. Cavalcoli, non può avvenire) o sconfesserebbe quello che vuol lasciar intendere.

      I papi del passato che formularono tesi eretiche (p.es. Onorio I o Giovanni XXII – il primo poi anatemizzato da papi e concili successivi, il secondo che invece ritirò il pronunciamento incriminato prima di morire) si pronunciarono: il primo in una lettera; il secondo in tre omelie, che aveva intenzione di formalizzare in un documento magisteriale, ma non portò la cosa a termine.

      D’altronde poco sopra mons. Livi dice che il Papa probabilmente pensa “implicitamente” come Sosa, e ha nell’incipit definito quel pensiero come “eretico”. Ma pensare “implicitamente” non è un pronunciamento magisteriale.

    2. Sig. Ceccarelli, mi presento:sono Livio Diamanti e scrivo da Frosinone. Mi ha colpito il suo commento perché è pieno di passione e questo le fa onore, a prescindere se abbia o no ragione. Io penso che Livi abbia torto a considerare Bergoglio Papa: 1. Perché c’è un vizio nella sua elezione, come mette bene in evidenza Socci nel suo libro, in quano non sono state rispettate le direttive di Giovanni Paolo II; 2. Anche se l’elezione fosse regolare, dal momento che non adempie all’ufficio dato da Ns Signore a Pietro (di confermare i fratelli nella fede), a parer mio decade dal papato.
      Personalmente lo considero un pastore protestante marxista. Saluti.

  2. Fino adesso siamo rimasti zitti, perché giudicavamo che la nostra collaborazione con la Sacra Gerarchia, nel senso di offrirgli frutti di vera conversione, avrebbe sempre trovato il suo appoggio e avrebbe contribuito in qualche modo ad un mutamento di scena. Ma adesso che veniamo combattuti, il nostro silenzio davanti a tanti scandali sarebbe criminoso, dal momento che porterebbe innumerevoli anime sconcertate alla perdita della Fede. https://residuumrevertetur.com/2017/07/10/manifesto-denuncia-2/

  3. Un uomo pubblico, un capo di stato, una guida religiosa, a maggior ragione un Pontefice non puo’ avere idee personali, predicare bene e razzolare male non gli si addice. Ogni parola che esce dalla sua bocca , se non vuol essere ipocrita deve rispecchiare esattamente il suo pensiero! Se parla da protestante e’ protestante, se parla da ateo ( tutte le religioni sono uguali!) e’ ateo, senza lasciarsi irretire da sottigliezze canoniche o giu’ di li’.
    La sudditanza secolare verso la persona del papa, anche quando non e’ giustificata, e’ dura da vincere! Si combatte con armi spuntate e il nemico lo sa bene e gongola!

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