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Don Camillo era un ottimo pastore del suo gregge, fedele alla tradizione, richiamato all’ ordine se faceva politica in Chiesa, Peppone un normale anticlericale del suo tempo . Ne è convinto, in questa intervista che ci ha rilasciato, rintracciato nella bassa di  Roncole Verdi, Alberto Gareschi, figlio del grande Giovannino, autore della intramontabile saga di Don Camillo e Peppone, rappresentata in tanti film di successo da Fernandel e Gino Cervi.

Guareschi,qual è l’importanza di chiamarsi Guareschi e ne avverte il peso?

“Nessun peso, al contrario: ritengo un grande onore quello di avere avuto come padre Giovannino Guareschi.”

Sono ancora attuali le figure di Don Camillo e Peppone e a chi li paragonerebbe oggi nello scenario politico italiano? 

“Non saprei indicare nessun nome, forse a causa della grande confusione tra le due “parti” cui, una volta, facevano parte don Camillo e Peppone”.

Don Camillo era un prete tradizionalista o semplicemente un buon prete?

“Ritengo don Camillo un ottimo pastore del suo gregge, fedele alla tradizione”.

Rispetto ad allora (ai tempi di Camillo e Peppone) come sono cambiati i cattolici in politica?

“Non sono un politologo, né un esperto in ecclesiologia: ricordo solo che in molti dei 346 episodi della saga del Mondo piccolo, la voce del Cristo dell’altar maggiore, richiama all’ordine don Camillo, quando questi fa politica in Casa Sua”.

Peppone era anti cattolico o sotto sotto ci credeva?

“Peppone era un buon cristiano credente, anche se non era «uno stakanovista dell’acquasantiera» (così si definiva il suo creatore). Non era anticattolico, ma semplicemente anticlericale”.

Che cosa rappresentavano le confessioni di don Camillo davanti al crocifisso?

“Mio padre scrisse: «chi parla nelle mie storie, non è il Cristo, ma il mio Cristo: cioè la voce della mia coscienza» e le confessioni di don Camillo, davanti al crocifisso, sono quelle di mio padre alla propria coscienza, improntate alla massima sincerità e senza indulgenze verso se stesso”.

Bruno Volpe

Un pensiero su “Alberto Guareschi: “Oggi non ci sono politici paragonabili a Peppone e Don Camillo””

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